Legnano story - note personali
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2.2.1 STORIA DI CARTIERE SAFFA S.A.
 
CARTIERE SAFFA è una società che opera direttamente e tamite partecipate nel settore del cartoncino patinato per astucci ed è posseduta al 99,97% dalla Holding SAFFA S.p.A. - società quotata nelle principali Borse Italiane.
L'attuale assetto organizzativo di quest'ultima società è riportato nello schema di All.1 .
 
Descriviamo brevemente i settori in cui sono attive le società riportate nello schema citato sub-holding di cui SAFFA detiene il controllo:
 
ITALMATCH S.r.l.: (controllata al 100%) è la società leader in Italia nella produzione dei fiammiferi (del mercato italiano 68%)dove opera direttamente e tramite la collegata ISFA.  Le produzioni di ITALMATCH consistono in fiammiferi, derivati del fosforo, ausiliari chimici per cartiere.
 
SAFFAPACK S.r.l.: (controllata al 100%) questa sub-holding opera nel campo del packaging attraverso le società:
 
- NUOVA ICAG: è specializzata nella produzione di imballaggi a base di complessi carta - film plastici - cartoncino - destinati al settore della detergenza.
 
- EUROPOLIGRAFICO: che opera come società leader in Italia nella produzione di astucci, scatole e contenitori a base di cartoncini patinati e di complessi carta - cartoncino - alluminio - film plastici destinati all'imballaggio di prodotti alimentari, farmaceutici ecc. ed al contenimento di prodotti liquidi alimentari e non alimentari.
 
- IMA - IMAFIN (partecipazione 36,3%): questo gruppo opera nel campo della produzione di macchine e di linee complete per il confezionamento di prodotti che utilizzano imballaggi a base di cartoncino o di compositi da esso derivati.
 
JANUA S.r.l.(partecipazione 74,28%) opera nel settore agroalimentare attraverso le società
 
- SELLA e MOSCA: Azienda produttrice di vini di alta qualità
 
- BEMA: Azienda di distribuzione di prodotti alimentari (vini e liquori di elevata qualità, salse conserve alimentari, prodotti ittici conservati
 
Prima di diffonderci più ampliamente nella descrizione della sub-holding CARTIERE SAFFA S.A. che opera nel campo della produzione  e distribuzione del cartoncino patinato per astucci merita ricordare la partecipazione di SAFFA S.p.A. in
                  SARRIO' S.A.                  24,60%
                  LA PAPELERA ESPANOLA S.A.      5,20%
che operano rispettivamente nel campo.
 
CARTIERE SAFFA S.A.(partecipazione 99,75%) è la società sub-holding che opera nel settore della produzione e della distribuzione del cartoncino patinato da imballaggio.
 
CARTIERE SAFFA S.A. gestisce in proprio la attività di produzione di cartoncino teso patinato nei propri Stabilimenti di
MILANO, MAGENTA prov.di Milano, S. GIUSTINA BELLUNESE prov.di      Belluno, VILLA S. LUCIA prov. di Frosinone
 
Gia' i livelli produttivi attuali (388.000t nel 1988) fanno di CARTIERE SAFFA il piu' importante produttore sul mercato italiano (60,3% della produzione italiana totale ed uno dei leaders europei nel settore del cartoncino per imballaggi (% della produzione CEE).
A CARTIERE SAFFA S.A. fanno capo le seguenti partecipazioni in
SPAGNA, ITALIA, TUNISIA :
 
- PRAT CARTON S.A.(partecipazione 33,33%) che opera a Barcellona ed è leader in Spagna della produzione di cartoncino (27% della produzione Spagnola). La gestione di PRAT CARTON è affidata a CARTIERE SAFFA S.A.
Merita ricordare che PRAT CARTON controlla al 100% BEOBARNA S.A. che opera in Spagna nel settore della raccolta e della selezione delle carte da macero.
 
- RENO DE MEDICI S.p.A. (partecipazione 29,63%): questa società che produce cartoncino patinato in due stabilimenti localizzati in alta Italia, si classifica come secondo produttore italiano di cartoncino patinato dopo CARTIERE SAFFA S.A. (16,9% della produzione italiana).
 
- CARTIERA ALTO MILANESE S.p.A. (partecipazione 10,0%) anche questa società produce cartoncino patinato (3,4% della produzione italiana) in uno stabilimento localizzato nell'area a nord di Milano.
 
- CARTONNERIE TUNISIENNE S.A. (partecipazione 12,5%) produce cartoncini patinati e non patinati in uno stabilimento a sud di Tunisi. Merita ricordare che una seconda quota (12,5%) di CARTONNERIE TUNISIENNE  è detenuta da PRAT CARTON.
Sempre a CARTIERE SAFFA S.A. fanno capo le attività di Taglio e Distribuzione del cartoncino attraverso le controllate
 
- SAFFAFRANCE S.a.r.l.       (partecipazione 99,58%)
- SAFFAPCK SUD S.r.l.        (      "       100%)
- EMMMAUS PACK S.r.l.        (      "        51,39%)
e la collegata
- PACK SERVICE S.r.l.        (      "        33,33%)
le ultime tre società operano in Italia.
 
STORIA DI CARTIERE SAFFA S.A.
 
Non è possibile fare la storia di CARTIERE SAFFA S.A. se non partendo dalla storia della società holding: SAFFA S.p.A..
Questa società fu fondata nel 1928 costituendo la produzione di fiammiferi la sua principale attività nel campo industriale.
Nel 1954, nell'ambito di una strategia di diversificazione SAFFA S.p.A. entra nel settore del cartoncino patinato: nello stabilimento di Magenta viene installata la prima macchina continua avente capacità produttiva iniziale di 6000t⁄anno. La produzione di questa macchina era principalmente destinata a coprire i fabbisogni interni di cartoncino destinato alla produzione delle scatole per fiammiferi. Grazie alla scelta di un processo tecnologico a quel tempo di assoluta avanguardia, che consentiva di conferire al prodotto caratteristiche qualitative nettamente superiori a quelle dei prodotti della concorrenza, SAFFA si espande in breve tempo e con grande successo nel mercato italiano (in quegli anni coperto per piu' del 60% della produzione della CARTIERE di VERONA S.p.A.) cosi' che nel 1964 la società decide la installazione (sempre nello stabilimento di Magenta) di una seconda macchina continua per cartoncino. La Società viene divisionalizzata ed in questo contesto viene creata la Divisione cartone. Il processo di espansione di SAFFA S.p.A. in questo settore continua con la acquisizione di una cartiera ( è l'attuale stabilimento di Villa S. Lucia) produttrice di liners che convertita alla produzione di cartoncino patinato consente a SAFFA S.p.A. di raggiungere nel 1973 un volume di produzione pari a 152.000 t
In questi anni inizia l'espansione commerciale in Germania e Francia, che poi si estende a Benelux, U.K., ed ai paesi del Medio Oriente.
Nel 1980 SAFFA S.p.A. occupa il primo posto tra i produttori italiani di cartoncini in termini sia di volume di produzione (207:000 t) che di livello qualitativo.  Nello stesso anno il volume esportato nei paesi CEE raggiunge le 50.000 t.
Tra il 1984 e il 1985 SAFFA S.p.A. acquisisce il controllo di CARTIERE DI VERONA principale concorrente nazionale che operava nel settore dai primi anni del 1900, ed assume pertanto nel settore del cartoncino una posizione di assoluto rilievo non solo nell'ambito nazionale ma anche a livello europeo.
 
Alla fine del 1987 SAFFA, che nel frattempo ha acquisito le partecipazioni in RENO DE MEDICI, CARTIERA ALTO MILANESE, EMMAUS PACK, PAC SERVICE, SAFFAPACK SUD, SAFFAFRANCE, decide la attuazione di un programma di scorporo delle attività industriali volto a dare a SAFFA S.p.A. l'attuale struttura di Holding industriale: le attività industriali del settore cartoncino vengono accorpate nella controllata CARTIERE di VERONA S.p.A. che dal 1^ Gennaio 1988, con la nuova denominazione di "CARTIERE SAFFA S.p.A."assume il ruolo di società capo fila di tutte le attività relative al settore del cartoncino.
 
La tabella che segue sintetizza la evoluzione storica della produzione italiana di cartoncino patinato a partire dal..... e lo sviluppo della quota relativa a SAFFA S.p.A..
 
Nel marzo del 1988 CARTIERE SAFFA S.p.A. acquisisce la già ricordata partecipazione in PRAT CARTON S.A., seguita nel Novembre 1988 dalla acquisizione di una partecipazione 12,50% in CARTONNERIE TUNISIENNE.
 
Il 31 Agosto 1989 CARTIERE SAFFA S.p.A. assume contestualmente alla nazionalità spagnola la attuale denominazione di CARTIERE SAFFA S.A..
 
2.2.2. Evoluzione dell'attività aziendale e quote di mercato e di produzione
 
- I dati di produzione e fatturato relativi agli ultimi tre anni sono riportati nelle due tabelle sottostanti
 
A) produzione netta vendibile di cartoncino
 
                                                        VARIAZIONE
                              1986     1987     1988        %
                             '000 t   '000 t   '000 t      88⁄86
 
SAFFA S.p.A.(Div.Cartone)    207,9     214,5     -  
CARTIERE DI VERONA S.p.A.    144,7     157,3     -  
CARTIERE SAFFA S.p.A.          -         -      387,5
PRAT CARTON S.A.              66,1      68,5     75,9
                             -------  -------  -------    -------
TOTALE                       418,7     440,3    463,4      +10,7
 
 
B) Fatturato aggregato (miliardi di lire)
 
                                                       VARIAZIONE
                              1986     1987     1988       %
                             '000 t   '000 t   '000 t     88⁄86
 
SAFFA S.p.A.(Div.Cartone)    176,6    185,0       -      
CARTIERE DI VERONA S.p.A.    105,7    113,2       -      
CARTIERE SAFFA S.p.A.          -        -      316,0     
CENTRI DI DISTRIBUZIONE (*)    1,0     15,7     35,2     
PRAT CARTON S.A.              58,0     56,0     62,2     
                             ------   ------   ------     ------
TOTALE                       341,3    369,9    413,4       21,1
 
(*): 1986 : SAFFAPACK SUD S.r.l.
     1987 e 1988: SAFFAPACK SUD S.r.l., EMMAUS PACK S.r.l., PACK
                  SERVICE S.r.l.
 
 
QUOTA DI PRODUZIONE NELLA CEE
 
- Come sintetizzato nella tabella di ALL.     , CARTIERE SAFFA ha gestito nel 1988 il 18,4% della produzione di cartoncino dell'Europa comunitaria, cioè più di ogni altro gruppo.
Considerando anche le produzioni di"RENO DE MEDICI" e di "CARTIERA ALTOMILANESE S.p.A", in cui CARTIERE SAFFA S.A. ha significative partecipazioni azionarie, la quota di produzione sale al 23,1% .
 
. Nell'ambito dei tipi di cartoncino a base fibre di recupero (WLC), in cui gli stabilimenti del gruppo sono specializzati, la quota "consolidata" e complessiva salgono rispettivamente al 23,7% e 29,4%, cioè a quasi un terzo della produzione della CEE.
 
QUOTA DI MERCATO NELLA CEE
 
- Anche per quanto concerne le quote di mercato è opportuno prendere come riferimento l'intera Europa comunitaria e non le singole nazioni poichè è questo lo scenario in cui si confrontano e sempre più si confronteranno i grandi gruppi.
 
- CARTIERE SAFFA S.A. è il leader assoluto del mercato del cartoncino della CEE, con una quota 1988 del 13,0% .
Includendo anche le società collegate tale quota sale al 16,8% .
 
. Poichè la gran parte degli utilizzi finali lo scontro competitivo avviene nell'ambito della stessa famiglia di cartoncino (SBS o FBB o WLC) è importante quindi rilevare che a livello dei tipi WLC, la categoria con i più elevati volumi di vendita, la quota del gruppo sale al 27% .
 
 
 
 
 
 
2.5 IL SETTORE DEL CARTONCINO IN EUROPA, ITALIA E SPAGNA
 
    2.5.1 Evoluzione storica
 
-L'invenzione della carta prodotta da impasto di fibre vegetali pare risalga ai cinesi. La conoscenza della tecnica di fabbricazione passò in Corea nel 600 d.C.e.di qui in Giappone.  In Europa giunse attraverso gli arabi che la importarono in Spagna e in Sicilia. Verso il 1150 si ha notizia di una cartiera   attiva nella città spagnola di Jativa. Intorno al 1200 funzionava in Italia una cartiera presso Fabriano.
 
-L'invenzione della stampa fece aumentare enormemente la richiesta di carta e influi' radicalmente sullo sviluppo di questo prodotto.  La prima rudimentale macchina continua per la produzione meccanica della carta si deve al francese Robert, nel 1799. Nel 1843 si ottenne la prima pasta di legno per sfibratura meccanica dei tronchi.
-L'inizio della fabbricazione del cartone risale al secolo sedicesimo. In quell'epoca veniva usato principalmente per la produzione di copertine di libri. Nel Settecento comincia a diffondersi l'utilizzo del cartoncino, soprattutto per la fabbricazione delle carte da giuoco e delle cartoline illustrate.  I primi cartoncini decorati con illustrazioni a stampa sono francesi e risalgono al 1780 circa.  Cartoncino di vario spessore fu usato nell'Ottocento per la fabbricazione di copertine illustrate per album e diari e per la imagérie religiosa xilografata o litografata.  All'inizio del XX secolo l'utilizzo del cartoncino si estende alla produzione delle scatole per fiammiferi e per sigari.
 
- Nel periodo compreso tra la 1^ e la 2^ Guerra Mondiale, con lo svilupparsi delle industrie alimentari e farmaceutiche, le applicazioni del cartoncino si estendono alla produzione di scatole per dolci e biscotti di pregio, paste alimentari di alta qualità, prodotti cosmetici e farmaceutici.
 
-La vera esplosione degli impieghi del cartoncino,e quindi la rapida crescita del consumo, si verifica però a partire dagli anni '50, cioè parallelamente  alla crescita economica del secondo dopoguerra, con la sua sempre più estesa utilizzazione nella produzione di scatole ed astucci destinati all'imballaggio di numerosissimi beni di consumo.
 
 
    2.5.2 Situazione attuale
 
 
          2.5.2.1 Tipi e settori di utilizzo
 
-Negli ultimi 6 anni (1983 - 1988) il consumo di cartoncino in Europa Occidentale ha fatto registrare tassi di crescita molto soddisfacenti: +4,4% medio annuo (Grafico 1).
 
. In Spagna nello stesso periodo lo sviluppo del mercato del cartoncino ha evidenziato una evoluzione con tassi di crescita, molto  superiori alla media europea (+8% medio annuo).
 
. In Italia il tasso di crescita è risultato uguale a quello medio Europeo.
 
- I principali tipi di cartoncino oggi utilizzati in Europa sono:
 
a)WLC (White lined Chipboard) : cartone multistrato prodotto quasi interamente con fibre di riciclo, con copertina bianca e retro bianco o grigio.
 
b)FBB (Folding box board): cartone multistrato prodotto con fibre vergini, con l'interno in pasta di legno e cellulosa in copertina e retro.
 
c)SBS (Solid bleached sulphate board): cartone di pura cellulosa bianchita.
 
 
- Di seguito sono riportati i dati relativi alla distribuzione per settore di utilizzo finale del cartoncino nell'Europa comunitaria nel 1988.
 
 
1 Imballaggio di prodotti alimentari                     41,0%
 
1.1 Pasticceria a lunga conservazione               15,0%
1.2 Alimenti e cereali secchi                       12,0%
1.3 Alimenti surgelati o disidratati                14,0%
 
2. Imballaggio di prodotti non alimentari                47,0%
 
2.1 Detersivi e farmaceutici                        21,0%
2.2 Sigarette e cosmetici                           11,0%
2.3 Elettrodomestici e giocattoli                   12,0%
2.4 Alimenti secchi per animali domestici            3,0%
 
3. Utilizzi non destinati all'imballaggio                12,0%
 
3.1 Grafica e pubblicità                             7,0%
3.2 Altri settori                                    5,0%
 
-I dati soprariportati evidenziano che l'88% degli utilizzi del cartoncino si concentra nella produzione di imballaggi per beni di consumo.
In tale settore i diversi tipi di cartoncino più sopra indicati vengono utilizzati all'incirca nelle seguenti percentuali: WLC = 55%; FBB = 40%; SBS = 5%
 
Nei settori di utilizzo non destinati all'imballaggio risultano le seguenti ripartizioni percentuali: WLC = 58%; FBB = 25%; SBS = 17%
 
I settori che evidenziano i più elevati tassi di crescita nel periodo '83 - '88 sono:
 
.il settore alimenti surgelati o disidratati: +9% medio annuo
 
.il settore dei cosmetici: +6% medio annuo
 
.il settore grafica e pubblicità: + 6,5% medio annuo.
 
Per contro evidenzia una tendenza alla contrazione il settore delle sigarette.
 
 
          2.5.2.2 Consumi in Europa, Italia, Spagna
 
 
Il consumo di cartoncino (ottenuto dal bilancio tra produzione, importazioni, esportazioni) verificatosi nei paesi CEE nel 1988, è riportato nella tabella seguente (i dati sono espressi in migliaia di tonnellate):
 
 
A) C.E.E.
 
   TIPO             SBS        FBB      WLC        TOTALE
 
   Produzione         6        698      1.709       2.143
   Import           203        472        180         855
   Export            -          55        248         303
 
 
   Consumo          209      1.115      1.641       2.965
   Ripartizione      7,1%      37,6%      55,3%       100%
 
 
.ŸLe importazioni nella Comunità provengono dai paesi scandinavi per quanto riguarda i tipi a base fibre vergini (FBB e SBS) e principalmente dall'Austria per i tipi WLC.
 
.ŸL'esportazione è diretta verso i paesi dell'Europa Orientale e verso paesi Oltremare, principalmente Nord Africa, Medio ed Estremo Oriente.
 
Per quanto attiene ad Italia e Spagna i consumi 1988 (espressi in migliaia di tonnellate) sono riportati qui di seguito
 
 
B) ITALIA
 
                      SBS       FBB       WLC       TOTALE
 
   Produzione          -         50       593         643
   Import              20        40        27          87
   Export              -          4       143         147
   Consumo              20        86       427         583
   Ripartizione        3,4%      14,8%     81,8%      100%
. Le importazioni in Italia provengono principalmente da paesi Scandinavi, Francia e Gran Bretagna per i tipi FBB ed SBS e dall'Austria per i tipi WLC.
 
. Le esportazioni sono indirizzate per l'80% verso paesi CEE e per il 20% verso paesi dell'Est Europeo e Oltremare.
 
C) SPAGNA
 
                     SBS       FBB       WLC       TOTALE
 
   Produzione          6        41       236         283
   Import             10        22         2          34
   Export              -         7        97         104
 
 
   Consumo            16        56       141         213
   Ripartizione       7,5%      26,3%     66,2%      100%
 
 
. Le importazioni , pressochè nulle fino al 1985 sono aumentate negli ultimi anni con la riduzione delle tariffe doganali e provengono per circa il 75% dai paesi Scandinavi:
. Le esportazioni riguardano quasi esclusivamente i tipi a base fibre di recupero e sono dirette principalmente verso la Francia e verso i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente.
 
Si può osservare come la Spagna sia l'unico paese comunitario produttore di SBS.
 
 
          2.5.2.3 Produzioni in Europa, Italia, Spagna.
 
 
-Nel 1988 la produzione di questi tipi di cartoncino in Italia, Spagna e nel totale dei paesi CEE è stata la seguente (i dati sono espressi in migliaia di ton):
 
              SBS   %      FBB   %      WLC   %     TOTALE  %
 
ITALIA         -    -      50   7,2    593   34,7    643  26,6
SPAGNA         6   100     41   5,9    236   13,8    283  11,7
RESTO CEE      -    -     607  86,9    880   51,5  1.487  61,7
 
TOTALE CEE     6   100    698  100   1.709   100   2.413  100
 
 
- Italia  e Spagna coprono insieme quasi il 50% della produzione comunitaria dei cartoncini a base fibre di recupero (WLC) e  circa il 40% della produzione totale.
 
 
 
          2.5.2.4 Prospettive e sviluppi.
 
 
- Si prevede che nei prossimi anni un consistente impulso al consumo di cartoncino deriverà, a causa del sempre maggiore apprezzamento da parte dei consumatori delle sue caratteristiche di ecologicità, dal recupero di significative quote di mercato oggi detenute nel settore del packaging dalle materie plastiche.
 
- Appronfondite analisi condotte nei paesi europei sull'impatto che i diversi materiali di imballaggio hanno sull'ecosistema, hanno portato a conclusioni riassumibili in due punti:
 
a) il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani sta diventando esplosivo in tutte le nazioni industrializzate:la biodegradabilità degli imballaggi è una componente insostituibile per contenere questo problema;
 
b) il cartone è il materiale da imballaggio più compatibile con l'ambiente in quanto non solo è biodegradabile ma soprattutto è facilmente riciclabile e può comunque essere prodotto con fibre di riciclo.
 
 
- A supporto della previsione che le istanze ambientaliste avranno un decisivo influsso sullo sviluppo dei consumi di cartoncino, una recente ricerca di mercato, svolta nei nove principali paesi dell'Europa Occidentale su un campione di circa 5000 consumatori, conferma come il cartone venga ritenuto, con largo margine rispetto agli altri, il  materiale da imballaggio meno dannoso per l'ambiente proprio per le sue caratteristiche di biodegradabilità e riciclabilità.
 
- E' storicamente provato che il migliore indicatore economico a cui correlare la domanda di cartoncino è costituito dall'indice della produzione industriale.
Il grafico 2 evidenzia, dall'inizio degli anni '60, la relazione verificatasi in Europa Occidentale tra il trend della produzione industriale e il consumo complessivo di cartoncino.
Il grafico mostra che, nel corso degli anni '60, il tasso di crescita della domanda di cartoncino è stato del 6% contro il 5,2% per la produzione industriale.  Negli anni '70 si scende ad un 2% medio per il cartoncino rispetto al 2,5% della produzione industriale. Dall'inizio degli anni '80 la domanda di cartoncino è invece cresciuta ad un ritmo doppio rispetto a quello della produzione industriale: 3% contro 1,5% .
 
Poichè il consumo di cartoncino ha fatto registrare negli ultimi anni tassi di crescita superiori a quelli della produzione industriale e in considerazione delle altre circostanze più sopra citate che tendono a favorire lo sviluppo della sua domanda nel prossimo futuro, numerose fonti concordano nello stimare, per il periodo '89 - '94, una crescita media, a livello di Europa Comunitaria, intorno al 4% annuo. La previsione dell'incremento medio annuo della produzione industriale, nello stesso periodo, è stimato pari a circa il 3% .
. In Spagna, in particolare, la crescita media prevista per il periodo '89 -' 94 è del 6% , associata ad un previsto sviluppo della grande distribuzione e dell'industria agroalimentare.
 
 
 
3. BENEFICI ECONOMICI DELLA  FUSIONE
 
3.1 Introduzione
 
- All'inizio del 1993 la creazione del Mercato Unico Europeo e quindi l'abolizione delle restanti barriere doganali darà senza alcun dubbio un nuovo impulso alle economie dei paesi comunitari e di conseguenza anche al consumo di carta e cartoncino.
 
- E' chiaro che i giochi sulla scacchiera Europa sono già iniziati da tempo e che i gruppi aziendali destinati a trarre maggiore beneficio dalla costituzione del Mercato Uncico saranno quelli che si presenteranno a fine '92 con una struttura produttiva e commerciale il più possibile pan-Europea; solo in questo modo sarà infatti possibile cogliere e sfruttare tutte le opportunità di business che si presenteranno nei vari paesi.
Le imprese con strategie esclusivamente "nazionali" sono destinate ad un lento declino.
 
- Nel contempo, con l'affermarsi in tutta Europa delle metodologie di gestione "just-in-time" (jit) diventerà sempre più indispensabile poter garantire un servizio eccellente alla clientela, in termini di rapidità e puntualità dei tempi di consegna e capacità di soddisfare ordini sempre più frammentati.
. L'utilizzo di centri di distribuzione vicini al mercato da soddisfare è quindi destinato a divenire un'arma indispensabile sia nel settore della carta che in quello del cartoncino.
 
- Un altro effetto dell'integrazione europea sarà la richiesta di livelli qualitativi standardizzati e livellati verso l'alto; norme quali l'ISO 9000 e la BS5750 detteranno legge a livello internazionale nel campo della "certificazione di qualità" e solo le imprese con ampia base produttiva ed interessi a livello continentale potranno sostenere gli investimenti necessari per uniformarsi a queste normative.
 
3.2 Benefici della fusione
 
- Con riferimento allo scenario esaminato nel precedente capitolo introduttivo, è ragionevole pensare che i benefici che deriveranno dalla fusione di CARTIERE SAFFA in SARRIO' saranno dovuti principalmente a:
a) sinergie commerciali e distributive
b) sinergie tecniche e di ricerca e sviluppo
 
a) Sinergie commerciali e distributive
 
- In base alla conoscenza che CARTIERE SAFFA ha tutti i principali mercati europei è possibile stimare che oltre il 30% dei cartotecnici lavori, oltre al cartoncino anche a varie qualità di carta; ciò è giustificato dal fatto che le principali attrezzature produttive (macchine da stampa e fustellatrici) sono in grado di operare con entrambi i materiali.
 
. Il principale utilizzo finale "cartario" a cui si rivolgono i cartotecnici è quello legato alla pubblicità e promozione (depliant, brochure, etc.)
Si tratta di un settore che ha fatto registrare elevati tassi di sviluppo negli ultimi anni anche per il prossimo decennio.
 
- Anche nell'ambito dei tipici clienti di carta per stampa e scrittura si verificheranno interessanti sinergie poichè il cartoncino si colloca come prodotto di completamento per utilizzi quali le copertine di libri e quaderni, le cartoline, i biglietti da visita e una serie di altri articoli di carto-libreria.
 
- I prodotti di CARTIERE SAFFA e di SARRIO' sono quindi complementari e consentiranno di offrire la più ampia e completa gamma, a livello di Europa Occidentale, nel campo della carta e del cartoncino, con evidenti vantaggi dal punto di vista della soddisfazione del cliente ("one-stop shopping") e dell'efficienza distributiva.
 
. I prodotti cartari potranno essere distribuiti in Italia e, ove opportuno, anche nella CEE e nei paesi oltremare, dalla capillare rete di agenti e di "traders" di cui già dispone CARTIERE SAFFA.
Inoltre in Itali sono già proficuamente attivi tre Centri di Taglio e Distribuzione, strategicamente localizzati nella penisola, che potranno svolgere la stessa funzione per i prodotti cartari.
 
. I centri di distribuzione che SARRIO' già possiede in Spagna, Portogallo, Germania, Francia e Gran Bretagna saranno estremamente utili anche per la vendita di cartoncino in questi paesi: sarà così possbile garantire eccellenti livelli di servizio, in termini di tempi di consegna, ed essere quindi competitivi anche da questo punto di vista con i produttori locali.
. La possibilità di distribuire sia carta che cartoncino consente di raggiungere rapidamente la dimensione critica necessaria a giustificare economicamente l'esistenza di queste untià locali.
E' ragionaevole prevedere che tali centri potranno, dopo la fusione, svilupparsi nei principali paesi Europei non solo a livello nazionale ma anche regionale.
 
b) Sinergie tecniche e di ricerca e sviluppo
 
- Sia SARRIO' che CARTIERE SAFFA si sono impegnati negli ultimi anni in un processo di costante miglioramento e standardizzazione dei livelli qualitativi e di incremento della produttività; dopo la fusione gli stabilimenti sia di carta che di cartoncino del nuovo gruppo potranno senza dubbio beneficiare della congiunzione dei rispettivi know-how.
 
- I campi in cui sono prevedibili le più significative sinergie sono quelli della patinatura, fase fondamentale in entrambi i processi produttivi, e dell'impiego delle risorse
energetiche. Differenti filosofie potranno essere confrontate con indubbi benefici in tutte le aree produttive.
 
. Questo tipo di sinergie "conoscitive" si sono già rivelate di fondamentale importanza dopo l'acquisizione da parte di SAFFA del maggiore concorrente italiano, CARTIERE DI VERONA.
 
- L'unione dei due gruppi industriali garantirà inoltre economie di scala di ricerca e sviluppo nelle aree di comune interesse, quali quelle della patinatura e dei trattamenti speciali.
 
. Sarà possibile intraprendere studi e progetti di largo respiro, prima non giustificati da una sufficiente base potenziale di applicazione.
 
 
2.6 CARATTERISTICHE TECNICHE DI CARTIERE SAFFA S.A.
 
    2.6.1. Origine e sviluppo .
 
Non è possibile fare la "storia" di CARTIERE SAFFA S.A. se non partendo dalla storia della Società che detiene il 99,97% del suo capitale: la holding SAFFA S.p.A.
 
SAFFA S.p.A., fondata nel 1928, esercitava come sua principale attività nel campo industriale la produzione di fiammiferi.
 
Nel 1954, nell'ambito di una strategia di diversificazione, SAFFA S.p.A. entra nel settore del cartoncino patinato: nello stabilimento di Magenta viene installata la prima macchina continua la cui capacità produttiva raggiunge nel 1958 le 6.000 t.⁄anno. Il programma originale prevedeva che la produzione di questa macchina  fosse destinata a coprire i fabbisogni di cartoncino utilizzato nella fabbricazione delle scatole per fiammiferi.  Grazie alla scelta di un processo tecnologico a quel tempo di assoluta avanguardia, che consentiva di conferire al prodotto caratteristiche qualitative nettamente superiori a quelle dei prodotti della concorrenza, SAFFA potè espandersi,  in breve tempo e con grande successo, nel mercato italiano in quegli anni coperto per più del 60% dalla produzione di CARTIERE di VERONA S.p.A..
Nel 1963 venne decisa la installazione (sempre nello stabilimento di Magenta) di una seconda macchina continua per  cartoncino che entrò in produzione alla fine dell'anno successivo.  Nel 1968 la produzione globale delle due macchine raggiunse 47.500 t⁄anno.  Nel 1970 SAFFA S.p.A. venne organizzativamente strutturata in divisioni ed in questo contesto fu creata la Divisione Cartone.  Il processo di espansione di SAFFA  S.p.A. nel settore proseguì con la acquisizione di una cartiera a Villa S.Lucia (Frosinone) produttrice di liners che, rapidamente, convertita alla produzione di cartoncino patinato, consentì a SAFFA  di raggiungere nel 1978 un volume di produzione pari a 166.400 t di cartoncino patinato.  Nel 1978 SAFFA S.p.A. già occupava il primo posto tra i produttori italiani di cartoncino in termini sia di volume di produzione che di livello qualitativo.
In questi anni iniziò l'espansione commerciale anche sul mercato europeo.
 
Tra il 1984 ed il 1985 SAFFA acquisì il controllo di CARTIERE DI VERONA S.p.A., che operava nel settore del cartoncino dal 1928 ed alla fine del 1985 ne assunse la gestione diretta.  Detta acquisizione ha consentito a SAFFA di assumere una posizione di assoluto rilievo nel settore, non solo nell'ambito nazionale, ma anche a livello europeo.
 
Alla fine del 1987 SAFFA, che nel corso dello stesso anno aveva acquisito partecipazioni nelle cartiere RENO DE MEDICI S.p.A. e CARTIERA ALTO MILANESE S.p.A., decise la attuazione di un programma di scorpori delle attività industriali volto a dare a SAFFA S.p.A. l'attuale struttura di holding. Il 1^ Gennaio 1988 le attività industriali del settore cartoncino furono conferite alla controllata CARTIERE DI VERONA S.p.A. che, con la nuova denominazione di "CARTIERE SAFFA S.p.A." assunse il ruolo di società capo fila di tutte le attività relative al settore cartone.
 
Nel marzo del 1988 CARTIERE SAFFA S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 33,33% in PRAT CARTON S.A., seguita nel novembre dello stesso anno dalla acquisizione di una partecipazione del 12,50% in CARTONNERIE TUNISIENNE S.A.
 
Il 30 Agosto 1989 CARTIERE SAFFA viene iscritta nel Registro Mercantile di Madrid ed assume, contestualmente alla nazionalità spagnola, la attuale denominazione di CARTIERE SAFFA S.A.
 
 
     2.6.2 Assetto attuale.
 
Al presente la Società gestisce le attività di produzione di cartoncino che vengono svolte nei propri stabilimenti di seguito elencati:
 
           - IN ITALIA
 
             - Stabilimento di MAGENTA (Milano)
 
    . Produzioni:                    cartoncini  WLC - FBB - SBS
 
 
    . Produzione netta 1988:                            128.226 t
 
    . Area dello stabilimento                   totale  506.646 mq
                                               coperta  111.290 mq
 
. Macchine continue
 
      BM1     luce netta:                                  2,20 m
              produzione netta 1988:                     47.468 t
 
      BM2     luce netta:                                  3,60 m
              produzione netta 1988:                     80.758 t
 
 
- Stabilimento di S. GIUSTINA BELLUNESE (Belluno)
 
    . Produzioni:                                 cartoncini  WLC
 
    . Produzione netta 1988:                            120.520 t
 
    . Area dello stabilimento:                 totale  616.900 mq
                                               coperta  44.335 mq
 
. Macchina continua
 
      BM3     luce netta:                                 4,55 m
 
 
- Stabilimento di VILLA S. LUCIA (Frosinone)
 
    . Produzioni:                                cartoncini  WLC
 
    . Produzione netta 1988:                            94.794 t
 
    . Area dello stabilimento:                totale  181.040 mq
                                              coperta  27.785 mq
 
. Macchina continua
 
      BM4     luce netta:                                 4,40 m
 
 
- Stabilimento di MILANO
 
    . Produzioni:                                cartoncini  WLC
 
    . Produzione netta 1988:                            43.995 t
 
     . Area dello stabilimento:                totale  153.183 mq
                                               coperta  83.000 mq
 
. Macchina continua
 
      BM5     luce netta:                                 3,75 m
 
 
Con una produzione totale di circa 387.500 t nel 1988 CARTIERE SAFFA S.A. occupa il primo posto tra i produttori che operano in Italia  (60,4% della totale produzione italiana).
 
CARTIERE SAFFA S.A. detiene inoltre partecipazioni nelle seguenti società produttrici di cartoncini patinati:
 
          - IN SPAGNA:
 
. PRAT CARTON S.A. - Sede in Barcellona - Capitale Sociale 3.000.000.000 di pts. - Partecipazione del 33,33%
Per accordi con la PAPELERA ESPANOLA S.A. (azionista di maggioranza) la gestione di PRAT CARTON è affidata a CARTIERE SAFFA S.A.
La società produce nel proprio stabilimento di EL PRAT DE LLOBREGAT (Barcellona) cartoncini WLC - FBB- SBS.  Nello stesso stabilimento sono installate due macchine continue aventi luce netta di 3,20 m.
 
Nel 1988 la società ha prodotto 75.800 t di cartoncino (27% della totale produzione spagnola).
 
PRAT CARTON controlla a sua volta il 100% di BEOBARNA S.A. - con Sede in Barcellona e Capitale Sociale di 30.000.000 di pts.che opera nel settore della raccolta e della selezione delle carte da macero.
 
          - IN ITALIA:
 
. RENO DE MEDICI S.p.A. - Sede in Milano - Capitale Sociale 13.500 milioni di lire - Partecipazione del 29,63%
 
La società opera in due stabilimenti:
 
Stabilimento di CIRIE' (Torino) che dispone di 3  macchine continue e produce cartoncini WLC e FBB.
 
Stabilimento di MARZABOTTO (Bologna) in cui sono installate 2 macchine continue che producono  cartoncini WLC.
 
Nel 1988 la Società ha prodotto complessivamente  108.600 t di cartoncino e si classifica come secondo produttore in Italia di cartoncino patinato con una quota del 16,9%
 
 
. CARTIERA ALTO MILANESE - Sede in Fagnano Olona (VA) - Capitale Sociale 960 milioni di lire. Partecipazione del 10%
 
Nel 1988 ha prodotto 22.000 t di cartoncino del tipo WLC.  Opera nello stabilimento di FAGNANO OLONA (Milano).
 
 
          - IN TUNISIA:
 
. CARTONNERIE TUNISIENNE -Sede in Tunisi - Capitale Sociale 2.000.000 di dinari tunisini - Partecipazione del 12,5%
 
Si ricorda che una ulteriore quota del 12,5% è detenuta da PRAT CARTON.
 
CARTONNERIE TUNISIENNE, unico produttore di cartoncino patinato in Tunisia, ha iniziato l'attività nel proprio stabilimento di ENFIDA (Tunisi)  alla fine del 1988.
La capacità produttiva è pari a 8.000 t⁄anno.
 
CARTIERE SAFFA S.A. detiene inoltre partecipazioni nelle seguenti società controllate o collegate operanti nel settore della distribuzione.
 
          - IN ITALIA:
 
. SAFFAPACK SUD s.r.l.- Sede in Milano - Capitale Sociale 80 milioni di lire. -  Partecipazione del 100%  Stabilimento a LATINA (Roma).
 
.ŸEMMAUS PACK s.r.l.- Sede in Milano  - Capitale Sociale 360 milioni di lire  - Partecipazione del 51,39% Stabilimento a CORBETTA (Milano)
 
. PACK SERVICE s.r.l. - Sede in Perarolo di Vigonza (Padova) - Capitale Sociale 900 milioni di lire. Partecipazione del  33,33% Stabilimento a PERAROLO DI VIGONZA (Padova)
 
Queste tre società svolgono attività di taglio e di distribuzione dei cartoncini prodotti da CARTIERE SAFFA S.A. con la finalità di soddisfare quella fascia del mercato che richiede forniture di piccoli lotti con termini di consegna in 24 - 48  ore dall'ordine.
 
Le tre società operano in Italia rispettivamente nelle aree CENTRO SUD - NORD OVEST - NORD EST.   Attraverso questi canali di distribuzione che permettono di raggiungere fasce di mercato difficilmente raggiungibili con consegne direttamente provenienti dalle unità produttive, sono state vendute 36.000 t  di cartoncino nel 1988.
 
          - IN FRANCIA
 
. SAFFAFRANCE  S.a.r.l. - Sede a Tremblay les Gonesse (Parigi) - Capitale Sociale 600.000 franchi francesi. Partecipazione del 99,58% Svolge attività di commercializzazione in Francia dei cartoncini prodotti da CARTIERE SAFFA S.A. (38.000 t nel 1988).
 
 
 
3. SINERGIE DERIVANTI DALLA FUSIONE SARRIO' S.A. - CARTIERE SAFFA S.A.
 
 
All'inizio del 1993 la creazione del Mercato Unico Europeo  con  l'abolizione delle residue barriere doganali, darà senza alcun dubbio nuovo impulso alle economie dei paesi comunitari.
 
- E' chiaro che i giochi sullo scacchiere europeo sono già iniziati da tempo e che i gruppi industriali destinati a trarre maggiore beneficio della costituzione del Mercato Unico saranno quelli che si presenteranno a fine '92 con una struttura produttiva e soprattutto commerciale pan-europea; solo in questo modo sarà possibile cogliere e sfruttare tutte le opportunità di business che si presenteranno nei vari paesi.
 
- Si determinerà inoltre la necessità di allineare verso l'alto i livelli qualitativi medi dei prodotti e di certificare e garantire la conformità delle singole forniture a standard prefissati.
La applicazione da parte dei fornitori di norme di produzione e di controllo atte a garantire la "Qualità Totale" che oggi solo alcune aziende danno alla clientela come un "plus", verrà da questa ultima richiesta nel prossimo futuro come una caratteristica indispensabile nel rapporto di fornitura.
Solo imprese con ampia base produttiva ed interessi a livello continentale potranno sostenere gli investimenti necessari ad adeguare impianti, produzioni, regole di controllo, livello del personale, alle severe prescrizioni imposte dalle norme (quali le ISO 9000 o le BS 5750) relative al "Total Quality System".
 
 
- Il diffondersi in tutta Europa e per tutti i settori della richiesta di servizio "just in time" favorirà poi in modo determinante il successo di quelle imprese che disporranno delle strutture logistico - commerciali più adatte a fornire alla clientela un servizio eccellente in termini di assistenza, rapidità, puntualità.
 
- La Impresa che nasce dalla fusione in Sarriò di Cartiere  Saffa disporrà di tutte le premesse necessarie per assumere nel Mercato Europeo un ruolo primario nel settore in cui opera grazie anche alle importanti sinergie conseguibili, in particolare, nelle aree di seguito specificate.
. Le analogie esistenti nei processi di produzione consentiranno miglioramenti nella gestione delle risorse produttive. Si citano, ad esempio, il settore delle energie, del personale, delle materie prime ed in particolare quello della patinatura, dove Sarriò e Cartiere Saffa sono già, in termini di qualità, "leaders" a livello europeo.  Ciononostante, si può facilmente  prevedere che un continuo scambio di esperienze e di informazioni, sui metodi di applicazione, sulle formulazioni e sulle metodologie di controllo delle patine, determineranno sicuri miglioramenti in termini di costi e  di livello qualitativo dei prodotti.
 
. La fusione dei due Gruppi garantirà economie di scala nel settore Ricerca e Sviluppo rendendo possibile l'avvio di studi e progetti di largo respiro, i cui investimenti saranno giustificati dalla più ampia base di applicazione.  Nell'ambito di questi progetti va citato il progetto "Total Quality System" già avviato presso entrambi i Gruppi.
 
. La fusione delle due Società consentirà di migliorare in notevole misura i servizi di assistenza tecnico-commerciale. I volumi globali di vendita prevedibili nei principali Paesi Comunitari consentiranno infatti, di potenziare nelle strutture commerciali esistenti in ogni paese i servizi "Assistenza Clienti" utilizzando personale altamente specializzato, immediatamente disponibile, così da completare nel modo più efficace la gamma dei servizi già naturalmente offerti.
 
 
- L'effetto sinergico più rilevante, che si tradurrà in significativo incremento dei volumi di vendita e delle quote di mercato, deriverà dalla utilizzazione in comune delle esistenti strutture commerciali e distributive delle attuali due società.
 
. Circa il 20 % delle aziende trasformatrici che fanno parte della clientela di Cartiere Saffa opera non solo nel settore del cartoncino ma anche nel settore delle carte patinate, data la esistenza di numerosi segmenti di mercato ( editoria, farmaceutica, cosmetica, alimentare, detergenza) che utilizzano entrambi i prodotti.
In misura più ridotta, la stessa situazione si verifica presso le aziende clienti di Sarriò che in prevalenza trasformano carta.  In questo caso circa il 10% della clientela utilizza copertine di libri, quaderni, cartoline illustrate, riviste di lusso, ecc.  Si stima pertanto che almeno il 15 - 20% della clientela totale possa essere considerata come potenziale "cliente comune" di Sarriò e di Cartiere Saffa.  L'integrazione delle due Società consentirà di offrire a questa vasta fascia di clientela l'intera gamma dei prodotti da essa normalmente utilizzati.  Offrire al cliente l'occasione di uno "One Stop Shopping" , congiunta ad una assoluta efficienza di servizio e di assistenza, costituirà lo strumento vincente per acquisire alla nuova Società volumi e quote di mercato addizionali.
 
. Le Società di Distribuzione attraverso cui Sarriò opera in tutti i paesi comunitari costituiscono, già da ora, un mezzo per la vendita di volumi addizionali di cartoncino in particolare di quelli compresi nella fascia più elevata per qualità e livello di prezzo.  La attuale struttura commerciale di Cartiere Saffa e di Prat Carton, che copre non solo le rispettive aree nazionali e l'area europea, ma è anche presente nei Paesi Nord-africani, nel Medio e nell'Estremo Oriente, potrà efficacemente estendere la sua attività alla commercializzazione della gamma dei prodotti Sarriò.
 
. La attuale struttura distributiva di Sarriò e Cartiere Saffa, già estesa a tutti i Paesi Comunitari, offre peraltro una significativa occasione per incrementare volumi di vendita e quote di mercato della nuova Società, consistente nella possibilità di creare, nell'ambito della Organizzazione di Distribuzione Sarriò già esistente, strutture atte alla trasformazione "in loco" di semilavorati in prodotti finiti.
L'esperienza dei "Centri di Taglio" che Cartiere Saffa, a partire dal 1986, ha realizzato in Italia ha evidenziato che:
 
1) i volumi di vendita, conseguiti sono in buona percentuale "addizionali" ai preesistenti
 
2) nella gamma dei tipi venduti è prevalente la quota occupata da prodotti di elevate qualità e prezzo.
 
. Si può pertanto prevedere che Centri di Taglio inseriti in strutture di distribuzione già esistenti e che quindi, come è nel caso di Sarriò in tutta Europa, già dispongano di magazzini ed uffici attrezzati e siano dotati delle relative strutture commerciali e amministrative, saranno destinati al successo già verificato in Italia.
 
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