Legnano story - note personali
Precedente  |  Successivo ]     [ Su  |  Primo  |  Ultimo ]     (Article 194 of 293)
 
 
Santa Maria  Latina,
 
La costituzione formale dei Cavalieri Ospedalieri sotto fratello Gerardo venne confermata da una bolla di papa Pasquale II nel 1113. Gerardo acquistò territori e rendite per il suo ordine in tutto il Regno di Gerusalemme e anche oltre. Il suo successore, Raymond du Puy de Provence, ampliò significativamente l'infermeria. La più antica descrizione del Muristan al tempo dei Cavalieri Ospedalieri ci è stata lasciato dal pellegrino tedesco Giovanni di Würzburg, che visitò Gerusalemme intorno all'anno 1160:[3]
« Dirimpetto alla chiesa del Santo Sepolcro, dall’altra parte della strada verso sud, c’è una bella chiesa in onore di san Giovanni Battista, annesso alla quale c’è un ospedale, nelle varie sale del quale è raccolta un'enorme moltitudine di malati, sia uomini sia donne, che quotidianamente sono curati e assistiti con ingente spesa. Quando fui lì, venni a sapere che l’intero numero di questi malati ammontava a duemila, dei quali talvolta morivano più che cinquanta nel corso di un giorno e una notte, mentre molti altri nuovi continuavano ad arrivare. Che altro posso dire? La stessa istituzione assiste molta gente all'esterno portando loro alimenti, senza citare l’elemosina che ogni giorno distribuisce ai poveri che mendicano il pane e non alloggiano nell'ospizio, cosicché l’intera somma delle sue spese non può mai essere calcolata con certezza neanche dai superiori e dagli amministratori. Oltre a tutto questo denaro speso per i malati e gli altri poveri, questa stessa Casa mantiene nei suoi numerosi castelli molte persone addestrate ad ogni genere di attività militare per la difesa della terra dei Cristiani contro l’invasione dei Saraceni. »
(Description of the Holy Land by John of Wurzburg, London, Palestine Pilgrims’ Text Society, 1896, vol. 5, pag.44. In: E.E. Hume, Medical work of the Knights Hospitallers of Saint John of Jerusalem, Baltimore, Johns Hopkins Press, 1940, pag. 8.14-18)
fine pagina