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Il Titanic? Affondato da preti e banchieri...


Claudio Bossi, a destra, ricercatore e storico, insieme a Giuseppe Calini, titolare del Welcome Hotel

(marco tajè) - Serata carica di suggestione nella Sala Blu del Welcome Hotel, questa volta affollata per l'incontro con lo storico e ricercatore Claudio Bossi, autore di volumi sulla storia del Titanic, diventati la fonte ispiratrice per altri scrittori che da anni cercano di svelare i retroscena e le cause dell'affondamento della nave in cui, nell'aprile 1912, trovarono la morte oltre 1.500 persone.



Bossi, introdotto dalla giornalista Maura Giunta, ha incantato e stupito il pubblico, ma non del tutto convinto chi, dopo due ore di conferenza, ci ha confermato di essere rimasto con gli enigmi di inizio serata.

Il Titanic? Non era il Titanic, ma l'Olympic, un'altra nave della flotta White Star Line.

La disgrazia? Pianificata a tavolino per una truffa assicurativa. Anzi, no... per eliminare i principali avversari del creando Federal Reserve, il nuovo sistema monetario mondiale del XX secolo, ospiti del primo viaggio verso New York e destinati a scomparire nei fondali dell'oceano, insieme al transatlantico.

Già, ma allora il Titanic, pardon l'Olympic, in quella traversata doveva proprio affondare? Certo! Al suo timone, infatti, c'era Edward John Smith, il capitano, massone e gesuita, d'accordo nella "operazione naufragio". E l'iceberg non è stato lui a centrare la nave, ma il contrario...

Mistero svelato per tanti presenti, "anche perchè quando ci sono di mezzo preti e banchieri, non si sa mai come vanno a finire le cose...", a detta di qualcuno che ha applaudito con convinzione l'oratore.

Mistero rimasto intatto, per altri, come la signora che ha posto profondi dubbi sulla conversazione del nostro ricercatore, il quale ha così ribattuto ai suoi dubbi: "Bisogna ragionare con la mentalità di un secolo fa, rivedere il passato come se fossimo nel 1912, non con le conoscenze di oggi e la nostra visione moderna".

Mistero, mistero... di sicuro ha ragione Bossi, e soltanto questa volta concordiamo con lui, quando pone la domanda: "Il Titanic e la sua fine non sono stati la tragedia mondiale più grande, eppure è la più chiacchierata. Perchè?". Forse, proprio perchè si cerca ad ogni costo ricostruzioni (editoriali, cinematogrfiche, ecc. ecc. ) come quella ascoltata l'altra sera e già confutate dal mondo web dove, comunque, basta un clic e saltano fuori anche gli... ufo, causa del naufragio (leggi qui ed anche qui)

Prossimo, atteso appuntamento con Welcome Hotel e le sue storie, giovedì 28 gennaio in Famiglia Legnanese. Qui verrà proiettato il Dvd prodotto da Giuseppe Calini sulla tragedia del Vajont.































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