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Il fiume OLONA
Qualche breve notizia per non dimenticar questo nostro fiume. Il perche' del nome Olona, il suo corso e l'importanza che riveste ancor oggi questo fiume per la nstra citta'... Impariamo a conoscerlo ed apprezzarlo.
Un corso d'acqua e' certamente un elemento importante nell'economia di un territorio.
Si pensi a questo riguardo a quante volte abbiamo sentito affermare, ad esempio, che "l'Egitto e' dono del Nilo" o, passando in rassegna Coitta' d'Italia e d'Europa, possiamo constatare come la maggior parte delle piu' importanti capitali siano sorte proprio lungo e sponde di un fiume.
Anche nel caso dell'Olona, seppure in maniera meno accatante rispetto agli esempi sopra citati, non si puo' prescindere o negare il ruolo assunto da questo fiume nel nostro territorio.
Sull'importanza che senza dubbio, ha rivestito questo corso d'acqua nella nostra zona si puo' ricordare che, fin dalle epoche piu' antiche, il letto di questo fiume fu affiancato da strade che mettevano in collegamento Milano e la terra elvetica, e che, per quanto ci riguarda da piu' vicino, le sponde del fiume furono anche la zona dei primissimi insediamenti di legnano.
Esaminando infatti i siti di questi ultimi insediamenti - alcuni databili a partire dal XIII - XII sec. a.c. - e' possibile rilevare che parte di essi sono stati rinvenuti proprio nei pressi del fiume (in localita' "Gainella", l'attuale Gabinella").
Il corso del fiume
L'olona e' un fiume prealpino: nasce infatti sopra Varese, in una localita' poco al di sopra di Rasa.
Dopo aver aggirato Varese si snoda in piu' rami nella valle che prende il nome proprio dal suddetto fiume, la valle Olona.
Nel territorio del legnanese - se la portata del fiume - anche se a Castellanza i rami si riuniscon in un unico letto - e' ridotta e il flusso si rivela piu' lento a causa della mancanza di affluenti.
Parecchi sono i borghi e le cittadine che devono il proprio toponimo alla vicinaza di questo fiume (ad esempio castiglione Olona, Olgiate Olona, San Vittore Olona).
Il suo percorso di una settantina di chilometri attraversa quattro province (VA,CO,MI, PV) prima di immettersi nel Po,(C'e' chi dice che il fiume si perde nelle fognature di Milano e non e' piu' possibile rintracciarlo.) a San Zenone.
L'etimologia del nome Olona e' incerta.
La prima attestazione che abbiamo risale all'Anonimo Ravennate, geografo della prima meta' del VIII secolo, che nomina il nostro fiume con il nome "Olona", diventato nei secoli successivi "Oronna", "Ollona",e, infine "Olona".
Altri hanno voluto scorgere nel nome una radice indoeuropea indicante, in genere, il verbo scorrere.
Probabilmente l'ipotesi piu' accreditata e' quella che accosta il nome ad una radice di origine celtica. I primi abitanti di queste terre - i galli Celti - avrebbero, in linea di massima, usando la radice (*ol) per indicare il concetto espresso dal nostro aggettivo "grande".
Il fatto che il nome OLONA sembri essere traducibile come il fiume "grande" e' da mettere in relazione alle diverse condizioni del fiume rispetto ai giorni nostri.
Il fiume, in passato, sarebbe stato piu' lungo dell'attuale e avrebbe avuto sia una maggiore portata d'acqua sia maggior importanza rispetto agli altri cosrsi d'acqua del primo tratto del territorio in cui scorre l'Olona.
Infatti, nonostante vi siano altri ruscelli e fiumiciattoli nella zona ( ad esempio il Lura, Bozzente e Strona) nessuno di questi avrebbe potuto essere classificato come fiume al pari dell'Olona.
Oltre a tutti i centri abitanti che la presenza del fiume ha catalizzato lungo tutto il suo percorso e' innegabile che anche nel Legnanese l'Olona abbia rappresentato uno dei fattori che hanno permesso lo sviluppo agricolo-industriale che il nostro territorio ha raggiunto nel corso dei secoli. Infatti mediante opere di canalizzazione, l'agricoltura si e' sviluppata notevolmente in tutta la nostra zona e, successivamente alla Rivoluzione Industriale numerose attivita' produttive industriali si sono insediate vicino all'Olona.
Infatti alla fine dell'ottocento, secondo alcuni dati, lungo le sponde del fiume si potevano registrare circa centrenta fabbriche - per la maggior parte filande e tessiture - e un centinaio di mulini (numero comunque notevolmente inferiore rispetto ai secoli precerdenti).
In Legnano alla meta' del nostro secolo si potevano registrare, al fianco del corso dell'acqua, ancora tre mulini ( due dei quali situati in localita' Gabinella) e, soprattutto, un cospicuo numero di industrie la cui fama varcava oltre i confini d'Italia (valgavano per tutto il complesso industriale Bernocchi e il cotonificio dell'Acqua).
Andando a ritroso con la memoria parecchi di noi, probabilmente,conservano qualche immagine del fiume Olona che non corrisponde piu' a quella che, in realta', vediamo ogni giorno.
Forse questi ricordi dell'Olona che fu sono collegati a certe stagioni dell'anno o a particolari condizioni atnosferiche.
I bagni nel fiume allietarono l'estate a quanti non potevano permettersi una vacanza in una localita' di villeggiatura mentre nei periodi di intense pioggie, la presenza del fiume fu vissuta, in particolare da coloro che abitavano nelle immediate adiacenze, come una minaccia costante alle proprie abitazioni (memorabile a questo proposito fu l'inondazione del 1917).
Anche se oggi, il verificarsi di simili episodi e' assai improbabile - e per quanto riguarda il primo esempio, allo stato odierno delle cose, sicuramente impossibile - non si deve dimenticare la presenza di questo fiume all'interno della nostra citta' e della nostra zona ed auspicare una ritrovata importanza, se ormai non piu' sul fronte economico sicuramente per il suo valore ambientale e sociale.
Certamente i lavori che i comuni - in unione con le Amministrazioni Provinciali e con i fondi della Regione Lombardia - hanno intrappreso per tentare di procedere ad un'opera di depurazione e di risanamento delle acque ( in linea con le normative ecologiche italiane ed europee) non sara' impresa facile ma i numerosi Consorzi sorti in tutto il teriitorio interessato lasciano ben sperare in tal senso.