PERCORSO ROSSO
Descrizione del percorso: il percorso comprende la visita del centro del paese dove si può osservare il Castello.
Interesse: naturalistico, storico e artistico. Bacheche: P.zza E. Toti, Cascina Visconta, Santuario S. Maria.
Il percorso rosso è tracciato nel territorio di Cislago ed ha uno sviluppo di ca. 9 Km.
Cislago conta ca. 8000 abitanti, si estende su una superficie di 10.92 kmq ed ha un'altitudine media di 237m s.l.m.
L' itinerario può anche iniziare dalla Stazione delle Ferrovie Nord che, durante le giornate festive, effettua un servizio anche per i ciclo turisti.
L'attraversamento della Statale ci conduce nei pressi del Castello dei Conti di Castelbarco. L'origine della rocca risale ai primordi dell'età carolingia. Lo stato attuale risale a11620 quando furono condotti importanti lavori di restauro per opera del Marchese Cesare Visconti il quale trasformò il castello da rocca militare in residenza di campagna.
L'edificio è una massiccia costruzione a pianta rettangolare con due imponenti torri sulla facciata chiusa e con merlatura ghibellina . Di fronte al lato principale vi è un esteso parco, una volta del castello, e poi diventato giardino pubblico. Nelle immediate vicinanze troviamo la chiesetta dedicata alla Vergine Maria Annunziata . Durante il Medioevo era questo un luogo di culto ad uso esclusivo dei Signori che stipendiavano un cappellano per celebrarvi il S. Sacrificio.
La chiesetta era posta su un rialzo del terreno, lambito dalle acque del torrente Bozzente, che passava proprio dietro la cappella maggiore, rendendo la planinietricamente ancor più collegata al castello. L'edificio appartiene alla fine del trecento; si presenta come un oratorio tardo gotico ad aula, terminante con una abside rettangolare, con finestre ogivali ed archetti trilobi. Proseguendo per il nostro itinerario incontriamo la Chiesa della Nostra Signora del Sacro Cuore. La chiesetta fu costruita agli inizi di questo secolo per iniziativa degli abitanti della vicina Cascina Visconta.
Apporto determinate arrivò dai Conti Castelbarco che donarono il terreno su cui tu edificato l'Oratorio. La chiesa risulta lunga 18.60m, larga 8.25m ed alta 11.20m.
Subito dopo incontriamo la Cascina Visconta, esempio lombardo di dimora a corte pluriaziendale, caratterizzata da una produzione agricola svariata e destinata al fabbisogno delle poche famiglie che vi abitavano.
Attualmente l'edificio versa in condizioni preoccupanti e, nonostante la bellezza della posizione e del territorio, non intravediamo segnali di rilancio.
Da ultimo, ma non per importanza, abbiamo la possibilità di visitare la chiesa di S. Maria in Campagna, attualmente detta della "Madonna della Neve".
La sua posizione periferica sembra riconducibile all'usanza medioevale di non accogliere direttamente i forestieri per evitare contagi e malattie, soprattutto peste e colera; il carattere isolato espresso dalle mura che circondano l'edificio, la presenza di un pozzo per acqua, la prossimità del cimitero dei morti per contagio e i ripetuti affreschi delle figure di S. Sebastiano e S. Rocco sembrano avvalorare questa ipotesi. La chiesa nella sua struttura attuale risale al XV secolo e all'interno troviamo affreschi attribuiti a Gian Giacomo Lampugnani e ai Fiarimenghini (possibilità di visita guidata chiedendo alla ProLoco tel. 02.96382607).