NOI DELLA CANTONI
Il periodico aziendale del Cotonificio Cantoni, storica fabbrica tessile di origine familiare attiva a Legnano fra il 1830 e il 1985, prima nel suo settore ad assumere la forma di società per azioni (1872) con stabilimenti a Castellanza, Cordenons, Olmina, Canegrate e Bellano, testimonia il primato della Società nel campo dell’organizzazione industriale e dell’applicazione tecnologica alla produzione.
L’azienda, che unisce virtuosamente le fasi di filatura e tessitura, si caratterizza per la presenza di un considerevole numero di telai meccanici azionati sia dall’energia elettrica che da quella idraulica, grazie all’apporto del fiume Olona. Gli anni della pubblicazione coincidono con la fine della fase di espansione dell’azienda, iniziata nel corso degli anni Quaranta del Novecento e culminata nel 1951. Si tratta di un periodo di recessione che spinge l’azienda a investire sulla competitività dei prodotti e sulla modernità degli impianti, anche mediante l’introduzione dei nuovi filatoi in grande formato. Nonostante tale sforzo, la decadenza degli anni Sessanta fu inevitabile a causa della progressiva industrializzazione dei paesi in via di sviluppo. Pur incentrato sulla diffusione della cultura tecnica legata alla produzione industriale del tessuto (un esempio è dato dagli articoli sul velluto) con numerose illustrazioni e descrizioni dei macchinari tessili all’avanguardia (Macchina da tessere ruti, Stiratoio platt, Roccatrice automatica savio), la rivista presenta una diffusa sensibilità per l’assistenza mutualistica in materia di sicurezza e di antinfortunistica, sia industriale che domestica, anche mediante l’indizione di un ‘Concorso antinfortunistico’ tra gli stabilimenti produttivi. Un’attenzione particolare è dedicata alla diffusione della cultura grafica, pittorica, dello stilismo e della moda, legata alla produzione tessile: la rivista passa in rassegna i movimenti storici e quelli contemporanei, con l’obiettivo dello sfruttamento commerciale della creazione artistica, come riflettono le belle copertine a colori dove prevalgono le grafiche colorate delle decorazioni e delle stampe del tessuto ed i bozzetti delle collezioni. La rivista, nel n. 49 del luglio 1968, tratta dell’ingegnerizzazione dei processi di produzione ed evasione degli ordini a cura del Centro meccanografico, che mette in collegamento la Sezione Commerciale con la Sezione Tessuti. Tra le rubriche ricorrenti: "In questi sei mesi", ovvero l’anagrafica aziendale ed il rotocalco degli eventi e dei viaggi promossi dall’Enal (dopolavoro); "Libri recentemente entrati in Biblioteca", oltre a curiosi articoli seriali che narrano della tradizione e della cultura popolare.