Legnano story - note personali
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Nel 1850 a Legnano c'erano 2 ricevitorie postali
 
Le poste di Legnano vantano un primato (negativo naturalmente)  negli ultimi due secoli e' l'ufficio pubblico che ha avuto un maggior numero di spostamenti di sede. Anche tra i vecchi legnanesi che piu' ricordano le cose del passato, sono disorientati nel ricostruire dove fosse stata in un certo periodo la sede delle poste; una sede nomade, un ufficio errante, sempre in pena, quasi emblematico di una situazione di carenza e precarieta' che caratterizza in Italia questo servizio pubblico.
Dalla seconda decade del 1800 ad oggi le poste hanno cambiato di sede ben sette volte e quasi sempre ospitate in edifici privati, con la conseguenza di essere legate agli abbattimenti ed alle trasformazioni urbanistiche che ha subito la citta'.
Impresa ardua sarebbe indicare le varie date di una ubicazione dell'altra.
Abbiamo comunque ricostruito che all'inizio del 1800 la regia ricevitoria postale trovo' sede dapprima sull'allora stradone per Legnanello (oggi viale Matteotti) per poi essere trasferita nella zona "piasso' de puii", cioe' in contrada "sopra la piazza" (per restare nelle denominazioni di quei tempi).
La vicinanza con il Sempione, l'arteria lungo la quale si svolgeva il traffico della linea regolare servita da una diligenza a cavalli,aveva fatto ritenere idonea una simile ubicazione. Poi le poste, proseguendo nel loro peregrinare, vennero sballottate dalla "via del Monastero" a Corso Vittorio Emanuele e quindi trasferite in corso Garibaldi all'angolo di via Verdi. E questa fu la sede fino a quel momento piu' razionale e centrale. Quest'ufficio postale fu diretto dalle sorelle Aurora e Gisella Annoni. Un'altra sorella Amalia, detta "Bigiue'" impiegata alla manifattura di Legnano mori' in odore di santita'. Tutti i vecchi la ricordano quando transitava lungo Corso Vittorio Emanuele per recarsi al lavoro:i passeri scendevano a stormo dalle piante e si posavano sulle spalle sulle mani protese, nel cui palmo c'erano briciole di pane.
L'ufficio postale di Legnano ando' poi ad occupare il pian terreno del palazzotto di piazza IV Novembre dove resto' fin al dopoguerra per riprendere il suo contrastato itinerario per essere relegata nel capannone di un ex stabilimento tessile in corso Italia all'angolo con la via De Gasperi. Da qui, per finire, e' andata alla sede nuova, spaziosa, (ma non troppo) forse definitivamente definitiva, dal momento che l'amministrazione pubblica postale ha acquistato i locali.
Ma nella storia delle poste legnanesi si inserisce anche la fugace permanenza di quel  Legnanello di un distaccamento autonomo. Abbiamo persino scovato la busta completa di affrancatura ed annullo, busta che ci ha riportato indietro di oltre mezzo secolo a rievocare una pagina di memorie cittadine del passato.
Nell'aprile del 1850 l'Imperiale Regia Delegazione Provinciale delle Poste di Milano, autorizzava l'apertura di una ricevitoria postale autonoma "in Contrada Legnanello, sulla corsia Sempione".
Cosi' si chiamava l'attuale corso Sempione dopo che Napoleone Buonaparte aveva fatto collegare Milano a Parigi attraverso il passo del Sempione luungo il tragitto Rho, Legnano, Gallarate, Sesto Calende, Arona.
L'ufficio postale era ubicato in una delle case di fronte all'istituto Barbara Melzi che erano appartenute fin dal XVI secolo al nobile Andrea Lampugnani di Legnanello. In quella stessa zona vi era anche l'antica chiesetta di Santa Maria Annunziata.
L'ufficio postale di Legnanello resto' in esercizio soltanto sei mesi, in quanto non aveva fatto registrare il movimento sperato. Gli abitanti della contrada ripresero quindi a fare capo all'ufficio postale di Legnano che era stato aperto fin dal 1826 e che con l'avvento  primi stabilimenti tessili aveva assunto notevole importanza. A quei tempi Legnano contava poco piu' di cinquemila abitanti e due uffici postali forse erano un lusso eccessivo.
La ricevitoria postale di legnanello era stata aperta piu' che altro per la vicinanza con la "Stazione di posta" della gia' ricordata linea del Sempione servita da un postiglione al quale venivano affidati gli effetti postali. Le "Stazioni di posta" erano in genere situate ad una quindicina di chilometri di distanza l'una dall'altra ed non erano da confondersi con gli uffici postali.
Dalla sua soppressione (fine del 1850) un ufficio postale del rione di Legnanello torno' ad esere ripristinato a distanza di 115 anni, esattamente nel 1965, come "Succursale numero uno" dell'ufficio postale principale.
In quei sei mesi di modesta attivita' della ottocentesca ricevitoria postale di Legnanello, l'affrancatura delle lettere avveniva ancora mediante bolli del Regno Lombardo Veneto da trenta centesimi, non dentellati (l'uso del francobollo era stato introdotto da poco in Italia). L'ufficio era dotato di timbro per l'annullo lineare con scritta in corsivo della localita' e sotto ad essa la data: soltanto giorno e mese.
Pare che le buste con l'annullo di Legnanello ne esistano pochissime, al massimo quattro o cinque. Per i collezzionisti un annullo come questo ha un valore espresso in punti. Per i cultori di storia locale, la busta vale un secolo e piu'.
 
Note: Corso Garibaldi negli anni trenta. Visibile sopra il "Salone Centrale" la lapide posta sulla facciata dlla casa dei fratelli Galli Tognotta, gia' di proprieta' dell'ex sindaco Bernardo Bossi, che ricorda la visita di Giuseppe garibaldi (16 giugno 1862) alla citta'. Dal balcone sovrastante il portale lo stesso eroe rivolse alla popolazone un discorso, lanciando per primo l'idea di erigere un monumento a ricordo della vittoria del 1976.
Note: una delle sedi della posta nel 1935 fu in piazza IV novembre in angolo con via Crispi.
 
 
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