Legnano story - note personali
Precedente  |  Successivo ]     [ Su  |  Primo  |  Ultimo ]     (Article 112 of 293)
 
 
SACRO MONTE DELLA
SS.TRINITA' DI GHIFFA

Indirizzo
Sacro Monte della SS.Trinità
Riserva Naturale Speciale
via Trinità n.15 - Ghiffa

Notizie pratiche
Accessi

Storia
Le prime notizie riguardanti la presenza di un oratorio della SS.Trinità sul Monte Cargiago risalgono all'ultimo decennio del XVI secolo. Tale luogo era meta di pellegrinaggi e considerato luogo di eventi miracolosi. All'inizio del XVII secolo la facciata della chiesa venne ampliata e in seguito si volle realizzare intorno all'oratorio un Sacro Monte che rappresentasse alcuni episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Nel 1647 venne costruita la Cappella dell'Incoronazione; nel 1659 sorse la Cappella dedicata a S.Giovanni; nel 1703 fu innalzata la Cappella di Abramo; nel 1752 si edificò il portico della Via Crucis. Il Sacro Monte della SS.Trinità si ispirò al modello urbanistico già realizzato nei pressi di Varese. Infatti, venuta meno l'influenza della Chiesa novarese in questa zona, si affermò nell'area del Lago Maggiore il prestigio dei Borromeo e l'influenza della chiesa lombarda; nonostante i veri promotori dell'iniziativa rimangano sconosciuti, è quasi certa la partecipazione della stessa famiglia Borromeo. A causa della difficoltà nella rappresentazione di temi della Trinità per via artistica, il progetto non ebbe successo e rimane tutt'ora incompiuto.

NOTE INFORMATIVE
Ambiente naturale
Il bosco che occupa gran parte della superficie protetta si estende fino alla cima del Monte Cargiago, per un'area totale di 194 ha. Lungo i sentieri, tra la meravigliosa vista del Lago Maggiore e della costa lombarda, si incontrano piccole cappelle votive segno della passata religiosità popolare. La specie arborea maggiormente presente è il castagno, accompagnato da altre latifoglie tra cui: querce, tigli, aceri, frassini, ontani e betulle; ad arricchire l'ecosistema contribuiscono vari arbusti. Nel recente passato sono stati effettuati alcuni rimboschimenti con specie esotiche come la quercia rossa e il pino strobo. Nascosto nella fitta vegetazione, sotto l'antenna di Pollino si incontra un piccolo laghetto di montagna, il Lago delle Streghe, le cui acque scompaiono nel periodo estivo. La fauna ha conservato i caratteri tipici di quella del bosco di latifoglie; tra i mammiferi sono presenti il capriolo, lo scoiattolo, la volpe, il ghiro e il tasso. Tra gli uccelli si possono incontrare dai grossi rapaci quali la poiana, il falco, il nibbio, la civetta e il barbagianni sino ai più piccoli scriccioli e alle varie specie di picchio e di cincia. All'interno del parco è in funzione un servizio ristorante aperto al pubblico.
fine pagina