Legnano story - note personali
Precedente  |  Successivo ]     [ Su  |  Primo  |  Ultimo ]     (Article 165 of 293)
 
architettura ex cotonificio cantoni
 
La Cantoni di Castellanza è stata fondata nel 1820 da Cantoni, ed è stata attiva fino al 1980.
Dal 1990, dopo la ristrutturazione da parte dell’ architetto Aldo Rossi, tranne la parte di fabbrica al di là dell’ Olona che non è rientrata nel progetto, è sede dell’ università Carlo Cattaneo
Lo stabilimento,  oltre che ad essere un reperto di archeologia industriale, è dal punto di vista architettonico molto interessante e complesso perche è stato costruito con particolare attenzione, oltre alla parte funzionale, anche alla parte estetica. È stato, infatti, utilizzato lo stesso stile per ogni edificio, conferendo all’edificio unità formale. Prevale l’utilizzo del colore giallo per le pareti e sulle facciate le finestre sono intervallate da paraste in laterizio.
Gli edifici di produzione della Cantoni sono stati costruiti durante il periodo di attività in entrambi i modi per favorire le risorse energetiche che si potevano sfruttare al tempo e per ottimizzare la produzione.
Il modello Manchester, che prevedeva una struttura che si sviluppava in altezza utile per sfruttare la forza motrice del fiume Olona, unica fonte energetica presente dall’ inizio dell’ Ottocento all’ inizio del Novecento, per far funzionare un macchinario costituito da una turbina che dava energia con un meccanismo di  cinghie alle macchine tessili. Gli edifici che sono costruiti con il modello Manchester sono il bar e la biblioteca, ex magazzino Cantoni, e tutta la parte di filatura e tessitura che odiernamente sono i dormitori degli studenti LIUC, la mensa, i parcheggi e le aule universitarie.
La struttura a fianco al bar,odiernamente è una sala computer, ma in origine era uno spazio con le macchine tessili, è fatta a shed, come tutti gli edifici al di là del fiume Olona, Il modello a shed è nato con l’ avvento dell’ energia elettrica in Italia, questa architettura è costruita longitudinalmente composta da capannoni  uniti tra loro da passatoie, esternamente senza particolare attenzione all’ estetica ma all’ interno divisi per funzione, tutta la struttura sorretta da grandi pilastri in ferro posti all’ interno dello shed, perché occupavano poco posto e riuscivano a sorreggere la struttura egregiamente.
Negli anni 1950-1960 ci fu un'imporrtante restuturazione tra cui la torre e nel 1963 dai fratelli Vito e Gustavo Latis (Capitanucci, 2007) ed è stata eretta per andare in contro alle esigenze della Cantoni che, con l’ incremento della produzione, aveva necessità di una sede idonea a ricevere i potenziali acquirenti. La struttura della torre è costruita con cemento armato, solette in laterizio, con facciate e vetrate in alluminio, pannelli grigi opachi ed è costituito da nove piani divisi in uffici  commerciali e amministrativi. 
In origine la Torre era collegata tramite due passatoie sospese, una collegata con un edificio Cantoni che è stato demolito, e l’ altro con una parte della fabbrica.
Parte della Cantoni non era solo la fabbrica ma anche tutto il complesso di case operaie, asili e mense costruite appositamente, per favorire i moltissimi uomini e donne operai che avevano necessità di avere una casa o di lasciare il proprio figlio durante le ore di lavoro.
Annessa alla Cantoni sono anche il parco all’inglese e la villa situata di fianco alla LIUC, fatti costruire appositamente da Eugenio Cantoni per dimostrare che anche se industriale nell’ ottocento era uno degli uomini più potenti e ricchi d’ Italia quasi alla pari di principi e baroni.
fine pagina